MODULO 4: La valutazione dei modelli formativi innovativi;
Responsabile Elena RAGAZZI
Quadro di contesto
Le linee guida dell’UE promuovono l’intervento in formazione
professionale (FP) a sostegno delle competenze individuali. Ma i rapidi
mutamenti nel contesto economico-sociale rendono rapidamente obsoleti modelli
formativi ampiamente sperimentati. Nel campo della FP iniziale molti giovani stentano
a trovare la strada verso il successo formativo, con un cronicizzarsi del
problema della dispersione scolastica. Occorre dunque avviare un ripensamento
dei sistemi di istruzione, basato sulla comparazione di vari modelli. La FP
iniziale, che è una risposta ai mutevoli bisogni del mercato del lavoro ma
anche alle difficoltà di chi non trova nella scuola una risposta ai propri
stili cognitivi alle proprie problematiche umane e sociali, sarà analizzata
dapprima attraverso le best practice più innovative e il quadro del sistema
formativo italiano. Si individueranno poi indicatori e metodi di valutazione.
Per la valorizzazione delle innovazioni formative, occorre infatti una
sistematica valutazione che non si limiti all’esito finale in uscita
(l’inserimento lavorativo) ma che si basi sul bilancio delle competenze in
entrata, in uscita e nei confronti con il mondo del lavoro.
Oggi l’istruzione tecnica è affidata a due mondi/modelli
radicalmente diversi: la formazione professionale (erogata dai centri di formazione
professionale) e l’istruzione tecnica scolastica (erogata dagli istituti
professionali di stato).
I due modelli, la cui diffusione varia molto a seconda delle Regioni, che si
sono date assetti diversi per gestire la formazione professionale di loro competenza,
avrebbero dovuto essere integrati con la riforma Moratti in
un unico sistema di istruzione-formazione. La realizzazione della riforma è ad
oggi minima, con il risultato che l’istruzione tecnica resta relegata a
soluzione di “ripiego”, (malgrado le esigenze del sistema produttivo) che vaste
fasce di popolazione giovanile non riescono a trovare un ambito formativo
adeguato alle loro inclinazioni e attitudini cognitive e che i modelli più
innovativi tardano a diffondersi per mancanza di un’approfondita valutazione di
efficacia.
Tematiche di ricerca
L’obiettivo di questo modulo è quello di raccogliere un quadro
sul sistema della formazione professionale e sulla sua utenza. Tale quadro è
propedeutico alla realizzazione di un osservatorio sul sistema, che si auspica
divenga l’oggetto del modulo stesso nel lungo periodo.
Per questo nuovo modulo si possono identificare 4 aree di
ricerca complementari, le cui attività non si esauriranno nel corso del primo
anno (2010), ma saranno articolate anche in base alle commesse esterne che si
acquisiranno:
-
il quadro di contesto:
o
analisi degli assetti istituzionali regionali in tema di
istruzione e formazione professionale
o
analisi del problema della dispersione scolastica, delle
caratteristiche e carenze dell’offerta formativa iniziale, dei fabbisogni
formativi del mercato del lavoro
-
l’analisi dei modelli formativi innovativi
o
caratteristiche generali e punti di forza dei modelli formativi
innovativi
o
ambienti di apprendimento innovativo in agricoltura
-
definizione e sperimentazione di metodi di valutazione
approfonditi.