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COMMESSA: LA FORMAZIONE INNOVATIVA: METODOLOGIE, POLITICHE, VALUTAZIONE. Responsabile Elena RAGAZZI 
MODULO: Etica della conoscenza e della comunicazione nella formazione; Responsabile Rosalia AZZARO
MODULO: Politiche Europee in tema di alfabetismo informativo; Responsabile Carla BASILI 
MODULO: Metodologie per l'apprendimento adulto e le competenze trasversali in ambito lavorativo; Responsabile Erica RIZZIATO
     Progetto Sapil: Sostegno e accompagnamento a percorsi di inserimento lavorativo; (Provincia di Roma / Dipartimento di Sociologia e comunicazione - Università La Sapienza); Responsabile Erica RIZZIATO 
MODULO: La valutazione dei modelli formativi innovativi; Responsabile Elena RAGAZZI 
     Progetto "Rapporto 2010" (Fondazione sulla sussidiarietà); Responsabile Elena RAGAZZI 

 

La commessa mira ad approfondire tematiche relative alla formazione molto specializzate, e quindi ancora poco trattate (l’etica della scienza e la formazione a un atteggiamento scientifico etico, le politiche sulla cultura dell’informazione in Europa e lo sviluppo di indicatori di IL-readiness), o a individuare sviluppi e strumenti innovativi nelle attività formative già applicate (le metodologie per la formazione di competenze trasversali per lo sviluppo organizzativo, l’analisi dei metodi formativi innovativi e delle tecniche per la loro valutazione).Nella Strategia di Lisbona con il modello di lifelong learning la formazione diviene essenziale per l’individuo che deve adeguarsi a un contesto socio-economico mutevole. Divengono così essenziali competenze trasversali e abilità sociali che integrano il bagaglio tecnico normale della formazione professionale. Un esempio sono gli aspetti etici legati all’attività scientifica, oggetto del M1, indispensabili perché l’innovazione proceda in direzioni che realmente rispondono alle aspettative collettive. Anche le competenze per l’acquisizione di informazioni per la soluzione dei problemi (Information literacy, M2) sono divenute indispensabili in un contesto in cui le ICT, pur essendo un facilitatore, generano eccesso di informazione e information divide. Il M3 studia il metodo di “formazione e sviluppo”, che sviluppa competenze e cambiamenti organizzativi negli ambiti lavorativi attraverso la motivazione del personale e la creazione di comunità lavorative. Chiude la commessa il M4, dedicato alla valutazione della formazione iniziale, e mirante a evidenziare i modelli formativi più innovativi e performanti. La formazione, il dare forma al sapere, è ciò che garantisce all’individuo la capacità di modificare il reale per il bene proprio e collettivo. Essa riguarda dunque tutte le fasi della sua vita attiva (intendendo con ciò tutti gli stadi in cui egli ha i mezzi e lo stato di salute per farlo) e permette lo sviluppo della persona in contesti evolutivi. Questo spiega perché è possiblile invocare analizzare interventi formativi in ogni età e contesto, dal momento che precede il primo inserimento lavorativo (M4), nei contesti lavorativi (M3) fino alle attività più avanzate come quelle della ricerca (M1), passando attraverso la formazione relativa alle competenze trasversali (M2 e M3)

 

 

 

 
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